durata: una giornata intera
Area archeologica di Villa Adriana, Villa d’Este e Villa Gregoriana (Tivoli)
Fece costruire con eccezionale sfarzo una villa a Tivoli ove erano riprodotti con i loro nomi i luoghi più celebri delle province dell’impero, come il Liceo, l’Accademia, il Pritaneo, la città di Canopo, il Pecile e la valle di Tempe; e per non tralasciare proprio nulla, vi aveva fatto raffigurare anche gli inferi.
Villa Adriana, residenza imperiale extraurbana, fu costruita a partire dal II secolo dall’imperatore Adriano (76-138 d.C.) presso Tivoli, l’antica Tibur. Data la sua vastità (120 ettari) e ricchezza può essere considerata una Versailles dell’antica Roma, dove la magnificenza e l’articolazione delle costruzioni rispecchiano le idee innovative dell’imperatore in campo architettonico. Egli volle riprodurre nella sua villa i luoghi e i monumenti che più lo avevano colpito durante i suoi viaggi nelle province dell’impero come il Pecile, ricostruzione della Stoà Pecile nell’agorà di Atene, la prediletta da Adriano durante i suoi numerosi viaggi, il Canopo che evoca un braccio del fiume Nilo con il suo estuario, che congiungeva l’omonima città di Canopo, sede di un celebre tempio dedicato a Serapide, con Alessandria d’Egitto, sul delta del Nilo, la Valle di Tempe, uno dei luoghi favoriti di Apollo e delle Muse in Grecia. Ancor più straordinaria era la ricchezza della decorazione architettonica e scultorea della villa che è stata oggetto di sistematiche ricerche a partire dal Rinascimento. Le spoliazioni di marmi hanno determinato una dispersione tale dell’apparato decorativo della villa, che quasi tutti i principali musei e collezioni di Roma e del resto dell’Italia, nonché d’Europa, annoverano tra le loro opere esemplari provenienti da Villa Adriana. Nel 1999 Villa Adriana è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, passeggiare al suo interno sarà come rivivere e toccare con le dita la storia romana. Altro gioiello di Tivoli è Villa d’Este, vero capolavoro di architetture, colori e suoni. Lo scrosciare incessante dell’acqua che scorre nelle decine e decine di fontane della villa rende questo posto un vero paradiso terrestre, soprattutto in primavera ed estate. La villa resta un capolavoro del Rinascimento italiano, voluta dal Cardinale Ippolito d’Este su un sito che era stato già occupato da una villa romana. Lo splendido giardino, opera del genio di Pirro Ligorio, è articolato fra terrazze e pendii decorati da superbe fontane monumentali che lasciano i visitatori a bocca aperta. Già in passato le fontane con i loro splendidi giochi d’acqua e i lussureggianti alberi e piante di varie specie, rendevano il giardino di Villa d’Este, uno dei più belli e famosi esistenti, tale da esser modello per la realizzazione di molti successivi. La giornata sarà ancora piena di meraviglie con la visita ad un ultimo gioiello di Tivoli a Villa Gregoriana, ben noto per la sua famosa grande cascata che ha impressionato viaggiatori e studiosi antichi rendendo questo giardino uno dei luoghi più romantici e apprezzati da sempre. Fu una delle mete canoniche del Grand Tour romantico, come ancora mostrano le memorie di illustri visitatori affisse nell’antica locanda che sorgeva sull’acropoli, oggi trasformata in un ristorante.