Durata 2 ore
Piazza Barberini, Galleria Barberini, Via Veneto, Chiesa di S. Maria dei Cappuccini
Ci si annoia talvolta a Roma il secondo mese di soggiorno, ma giammai il sesto, e, se si resta sino al dodicesimo, si è afferrati dall’idea di stabilirvisi
In questo percorso andremo alla ricerca di quel tipico animale che caratterizzò la famiglia dei Barberini: l’ape. Punto di partenza della visita è la piccola Fontana delle Api al lato della Piazza Barberini, il cosiddetto “beveratore delli cavalli”, decorata da piccole api da cui esce uno zampillo d’acqua. L’opera, cosi come anche la Fontana del Tritone al centro della piazza, viene dal genio del Bernini che firma in questo modo questa splendida piazza. Cornice del complesso è il magnifico Palazzo Barberini che ospita alcune tra le opere più importanti della storia dell’arte antica tra cui “Narciso” e “Giuditta e Oloferne” di Caravaggio, “La Fornarina” di Raffaello, “Venere e Adone” di Tiziano e lo straordinario soffitto del palazzo affrescato da Pietro della Cortona con il “Trionfo della Divina Provvidenza”. Passeggeremo lungo via Vittorio Veneto che deve la sua fama soprattutto per essere stata al centro della vita mondana degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, grazie alla presenza di numerosi caffè ed alberghi frequentati da celebrità. La sua fama venne sancita definitivamente attraverso uno dei film più famosi della storia del cinema, La dolce vita di Federico Fellini di cui ricorderemo alcune scene durante il nostro percorso. Infine scoprirete la cripta-ossario decorata con le ossa alcuni corpi interi mummificati con indosso le vesti di circa 4000 frati cappuccini presso la Chiesa di S. Maria dei Cappuccini. La targa all’entrata ci spiega già tutto: “Noi eravamo quello che voi siete, e quello che noi siamo voi sarete”.