durata: una giornata intera
Aree archeologiche necropoli della Banditaccia di Cerveteri e Montarozzi di Tarquinia
È insensato andare a Roma se non si possiede la convinzione di tornare a Roma
Gli Etruschi, come tutti i popoli antihi credevano che gli uomini, dopo la morte, continuassero a vivere una vita del tutto simile a quella terrena. Perciò le tombe erano simili alle abitazioni quotidiane e lì veniva posto il defunto, insieme con gli oggetti che in vita gli erano stati più cari. Le pareti erano stupendamente decorate con i momenti più sereni della vita come banchetti, danze e feste. Le città dei morti etrusche più famose del Lazio sono Cerveteri e Tarquinia dove tombe dai nomi strani come quella dei rilievi, dei capitelli, dei vasi greci, dei dolii, del guerriero, dei leopardi, degli auguri e molte altre ancora conservano i colori originali impressi dagli antichi maestri bottegai etruschi. Camminare tra antichi sepolcri nascosti da una ricca vegetazione sarà suggestivo e appassionante, scoprire poi gli interni ancora ben conservati di queste “case di morti” renderà questa visita un tuffo nel vivo del passato.